Diritto alla Pace nel Mondo: Una prospettiva esoterica e spirituale

Nel contesto degli attuali conflitti bellici in Europa e nel Mondo intero, la prospettiva esoterica e spirituale offre una luce unica sulle radici profonde di tali tensioni e sulla possibilità di pervenire alla Pace. Spesso tali conflitti sono alimentati da molteplici fattori, tra cui divisioni etniche e geopolitiche. La storia dei popoli è segnata da un susseguirsi di dominazioni e lotte per il potere, che hanno lasciato cicatrici profonde nell’anima collettiva delle nazioni. La guarigione di queste ferite richiede un profondo lavoro interiore di perdono, riconciliazione e riconnessione con le radici spirituali della propria cultura. Da una prospettiva esoterica, si può vedere come la mancanza di comprensione, tolleranza e rispetto reciproco sia alla base di gran parte dei conflitti. Così come altrettanto spesso i conflitti sono ancorati a dispute territoriali, religiose e socio-economiche complesse. La rivalità storica tra gruppi etnici e religiosi genera cicli di violenza e sofferenza che sembrano non avere fine. Tuttavia, da un punto di vista esoterico, si può riconoscere anche il ruolo dell’Egoismo, della Paura e dell’Ignoranza nell’inasprimento dei conflitti. La pace, in questi casi, richiede un profondo risveglio della consapevolezza spirituale, che permetta di superare le divisioni illusorie e di riconoscere l’unità fondamentale di tutta l’umanità.

In entrambi i casi, la trasformazione dei conflitti richiede un impegno sia individuale che collettivo per raggiungere la Pace tra i popoli. La meditazione ed altre pratiche spirituali come la preghiera, possono essere strumenti potenti per invertire la spirale delle eggregore negative del conflitto in energia positiva di guarigione e riconciliazione. Nell’ambito esoterico, si riconosce che esiste un’energia sottile che permea l’universo e che collega tutte le forme di vita. Sappiamo bene che questa energia può essere canalizzata e amplificata. Quando un numero critico di individui si impegna in queste pratiche, si crea un effetto a catena che influenza positivamente il campo energetico globale, contribuendo alla diffusione della pace nel mondo. Inoltre, il lavoro sulla consapevolezza e sull’empatia può aiutare a superare le barriere mentali e emotive che mantengono viva la discordia. La meditazione è l’introspezione profonda possono guidare nel difficile, ma non impossibile, percorso di percezione dell’altro come identità animica e come valore “Persona”, aldilà di ogni sovrastruttura politica e religiosa.

Il Diritto alla Pace, nel contesto di questi conflitti, assume quindi un significato profondo e, quanto mai, urgente: È un richiamo alla nostra natura più elevata, che ci invita a superare le divisioni superficiali e a riconoscere l’unità essenziale della vita. Solo attraverso la Comprensione, il Perdono e l’Amore possiamo sperare di costruire un mondo in cui ogni individuo possa vivere in pace e prosperità.

Nel contesto dei conflitti bellici la Massoneria, intesa come Comunione Universale, può essere vista come un’organizzazione che promuova ideali di pace, fratellanza e progresso umano, fondandosi su principi di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, ma anche su quelli di Tolleranza e Solidarietà, da secoli offre una prospettiva unica per affrontare i conflitti mondiali. In definitiva, la massoneria ha rappresentato e rappresenta, oggi, quel faro di luce e speranza in un mondo troppo spesso segnato da conflitti e divisioni.

Da un punto di vista esoterico la Massoneria, infatti, ha tradizionalmente incoraggiato lo sviluppo spirituale e morale degli individui, cercando di superare le divisioni tra razze, religioni e nazionalità. Gli insegnamenti massonici enfatizzano l’importanza della ricerca della Verità, della compassione e della pace universale. Nel caso dei conflitti in essere, la Massoneria potrebbe svolgere un ruolo importante nel promuovere la comprensione reciproca, la riconciliazione e la mediazione. Le Logge massoniche, attraverso il dialogo aperto e la pratica dei principi universali, possono fungere da ponti tra le diverse fazioni coinvolte nei conflitti, incoraggiando il rispetto reciproco e la ricerca di soluzioni pacifiche. Ma ricordiamo amati Fratelli – e ricordiamolo sempre – che l’Istituzione massonica non è una forza politica o militare e non ha il potere di risolvere direttamente i conflitti mondiali. Il suo ruolo principale è quello di promuovere i valori della pace e della fratellanza attraverso l’esempio personale e l’azione sociale.

Il Grande Oriente Italiano in particolare e la massoneria in generale, hanno tra le proprie finalità quella di sostenere iniziative umanitarie e di beneficenza, fornendo assistenza ai bisognosi e contribuendo alla ricostruzione delle comunità colpite dalla guerra e dalla violenza. Questo impegno pratico per il benessere dell’umanità riflette l’ideale massonico di servizio e di amore fraterno. Infatti, la Massoneria può – ed in tal senso deve – contribuire alla ricerca di soluzioni pacifiche ai conflitti mondiali, offrendo una visione spirituale e umanitaria che incoraggi la collaborazione e il dialogo, il rispetto reciproco e la compassione. Vorrei citare alcuni tra i maggiori pensatori e più grandi intellettuali che hanno contribuito a fornire idee e riflessioni in questa direzione, nel corso della storia. Il nostro Fratello Gandhi è stato un fervente sostenitore della non violenza e della resistenza pacifica. La sua filosofia di Ahimsa (non violenza) e Satyagraha (forza della verità) ha ispirato movimenti di liberazione e di pace in tutto il mondo. Così come l’esempio fornito del Fratello Martin Luther King Jr., leader del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti, che ha promosso la non violenza come mezzo per ottenere il cambiamento sociale. Il suo famoso discorso “I have a dream”, che è prima di tutto una visione esoterica, rappresenta un vero e proprio inno alla pace, all’uguaglianza e alla fratellanza. Analogamente il Fratello Nelson Mandela, premio Nobel nel 1993, ha incarnato la lotta per la pace e la riconciliazione in Sudafrica. Dopo aver trascorso anni in prigione per combattere l’apartheid, ha guidato il suo paese verso la democrazia e la coesistenza pacifica tra le razze. “Ci sono due strade per raggiungere l’obiettivo di un Sudafrica migliore, diceva: la bontà e il perdono”.

I contributi di questi autorevoli Fratelli hanno ispirato e continuano a ispirare milioni di persone a lavorare per un mondo più giusto, pacifico e solidale.

Essi hanno dimostrato con il loro esempio che la pace nel mondo è possibile attraverso la determinazione, la compassione, il coraggio, la bontà ed il perdono.

In conclusione, noi Massoni, ispirandoci al pensiero di questi Fratelli, che a loro volta hanno improntato le loro parole e le loro azioni ispirati dai valori della Massoneria, abbiamo un compito importante da svolgere nel tendere verso un mondo migliore. Siamo tutti chiamati ad “incarnare” i valori di pace, fratellanza e progresso umano, non solo attraverso “la parola pensata”, ma soprattutto attraverso le azioni quotidiane. A cominciare dalla scelta della parole nei rapporti tra gli stessi Fratelli dell’Obbedienza. Come sostenitori della tolleranza, della giustizia e della compassione, dobbiamo necessariamente essere noi stessi tolleranti, giusti e compassionevoli. Esempi viventi di integrità morale e impegno sociale. Dobbiamo lavorare per superare le divisioni e le barriere che separano gli esseri umani, promuovendo il rispetto reciproco e la comprensione tra tutte le persone, indipendentemente dalla loro razza, religione o nazionalità, impegnandoci in un costante lavoro interiore di crescita personale e spirituale, coltivando virtù come la pazienza e l’umiltà e adottando uno stile di vita improntato alla ricerca del “Vero” ed al servizio disinteressato agli altri. Inoltre, e’ nostro preciso compito contribuire alla costruzione della pace nel mondo attraverso l’ impegno per l’educazione, la filantropia e il servizio pubblico. Le logge massoniche, quindi, possono e devono, sempre di più, diventare centri di riflessione, dialogo e azione sociale, promuovendo progetti e iniziative che favoriscano il benessere e lo sviluppo delle comunità locali e globali.

La pace non è solamente l’assenza di conflitto armato, ma è anche il frutto di una trasformazione interiore che porta alla comprensione profonda dell’unità e dell’interconnessione di tutte le forme di vita. In un contesto esoterico e spirituale, il diritto alla pace nel mondo assume una profonda dimensione cosmica e interiore. Essenzialmente, la pace esterna riflette lo stato di armonia e equilibrio interiore delle singole anime e della collettività umana. In questa prospettiva, il diritto alla pace diventa un’imperativo spirituale, un richiamo alla realizzazione della nostra natura più elevata e alla manifestazione della compassione universale.

Anche il cammino iniziatico verso la pace comincia dentro di noi, con la ricerca della serenità interiore e della consapevolezza. È un viaggio di auto-esplorazione e di trasformazione personale, in cui ci liberiamo da quelle catene – nostri principali nemici – rappresentate dell’Egoismo, dell’Ignoranza e della Paura. Nella prospettiva spirituale, il diritto alla pace diventa quindi un “dovere sacro”, un impegno individuale e collettivo per l’evoluzione dell’umanità verso una consapevolezza superiore. È un richiamo alla cooperazione, alla tolleranza e alla comprensione reciproca tra tutte le culture, le religioni e le nazioni.

Avviandoci alle conclusioni, inoltre, la visione esoterica della pace comprende l’importanza del rispetto per la Madre Terra e per tutte le sue creature. Se vogliamo il Massone non ha solo il Tempio dell’anima spirituale, ma ha anche altri due Templi: Quello rappresentato dal proprio corpo materiale, e quello rappresentato da Gaia il pianeta sul quale vive. La pace ambientale è parte integrante della pace globale, poiché la nostra interconnessione con la natura richiede un atteggiamento di cura e di responsabilità verso la Terra e tutte le sue forme di vita.

Tuttavia, il compito di costruire la pace nel mondo rimane una sfida collettiva che richiede l’impegno di tutti gli individui e delle istituzioni a favore della pace e della giustizia.

Per concludere, il diritto alla pace nel mondo, visto da una prospettiva esoterica e spirituale, è più di una semplice condizione sociale o politica; è un principio universale che riflette la nostra interconnessione con l’intero Cosmo e ci invita a risvegliare il nostro potenziale divino per migliorare il mondo e, con uno sforzo di massima sintesi, principalmente mediante l’uso di due strumenti valoriali libero-muratori: Saggezza e Amore. Per il bene dell’Umanità ed a Gloria del Grande Architetto dell’Universo.

Ho detto

 

Il Potentissimo Grande Oratore

Fr:. M. Giglio 3:. 33°

 

Roma 16 Marzo 2024 E:. V:. – Gran Loggia Nazionale

Nel sedicesimo giorno del primo mese dell’anno di V:. L:. 6024 e 16/03/2024 E:.V:. si è tenuta la massima Assise del Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù nel Tempio mobile allestito nei locali dell’Hotel Principe sito alla via dei Castelli Romani, 14/A in Pomezia – Roma. L’impatto visivo della sala gremita da centinaia di Fratelli Maestri accorsi da tutte le Logge dell’Obbedienza ha, fin da subito, colpito gli animi di tutti i presenti. L’Oriente era illuminato dalla presenza del Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato Fr:. P. Costanzo 3:. 33° nonché Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Onorario, dai Gran Maestri Aggiunti Fr:. C. Stelitano 3:. 33:.,  Fr:. D. Marino, Fr:. S. Tancredi e Fr:. F. Tedesco, dal Presidente della Suprema Corte di Giustizia Fr:. M. Greco 3:. 33°, dal Gran Ispettore Nazionale Fr:.  Perri 3:. 33:., e tutti i Delegati Regionali e Provinciali. A Mezzogiorno in punto i lavori hanno avuto inizio aperti dal Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. A. Leone 3:. 33°. Le colonne del Settentrione e del Meridione, presso le quali sedevano gli Ufficiali di Gran Loggia, i Maestri Venerabili e Delegati, erano sorvegliate dai FFrr:. A. De Vincenti 3:. Gran Primo Sorvegliante che sedeva ad Occidente; e M. Marcellino 3:. Gran Secondo Sorvegliante che sedeva a Meridione. La Coscienza e la Memoria erano depositate nei Potentissimi FFrr:. E. Sturino 3:. Gran Segretario che sedeva a Sud-Est e M. Giglio 3:., Grande Oratore che sedeva a Nord-Est, mentre sul Tesoro di Saggezza vegliava il Fr:. F. Mancuso 3:. Gran Tesoriere. Successivamente, tra le note dell’Inno di Mameli, si è assistito, sotto la volta d’acciaio, all’ingresso del Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Fr:. Nicola Tucci 3:. 33° al quale è stato ceduto il maglietto di conduzione dei lavori rituali. In particolare l’allocuzione Gran Magistrale è stata tracciata con mirabile arte e rara Maestria. L’analisi del vertice della potenza massonica ha infatti sottolineato ed evidenziato che il Grande Oriente Italiano è la sola Obbedienza riconosciuta che possieda contemporaneamente tre requisiti essenziali.

In primis essa vanta una tradizione che affonda le sue radici sin dalla storica scissione tra l’Obbedienza facente riferimento a Palazzo Giustiniani e quella, scaturita dalla fuoriuscita di Saverio Fera e della sua compagine facente riferimento a Piazza del Gesù.

 In secundis è una delle Obbedienze esclusivamente di Rito Scozzese Antico ed Accettato che, per il momento, non ammette altri riti (Rito di York, Menphis e Misraim, Arco Reale, Simbolico, etc.). Infine è un’Obbedienza che, pur lavorando nella tradizione solare, non ha al suo interno Logge miste, ma rispettando profondamente il lavoro delle Sorelle, nella tradizione lunare, riconosce la Gran Loggia Italiana Scozzese Femminile come Corpus Massonico con tutti i Privilegi e le Dignità derivate e non come associazione paramassonica (vedi Stelle d’Oriente et similia). Durante la Gran Loggia 2024 sono state lette le relazioni scritte dal Potentissimo Gran Segretario Fr:. E. Sturino 3:. incentrata sull’ l’attività della Gran Segreteria evidenziandone l’importante contributo degli instancabili Gran Segretari Aggiunti FFrr:. L. Mariggiò 3:. e F. Avallone 3:. . Successivamente la parola è passata al Potentissimo Gran Tesoriere Fr:. F. Mancuso 3:.33° il quale ha spiegato nel più piccolo dettaglio il bilancio consuntivo, approvato all’unanimità, e l’ammontare del Tesoro di Loggia evidenziando una crescita dello stesso nonostante sia stato acquistato e ristrutturato completamente il locale che ospiterà il nuovo Tempio di Cosenza in pieno centro storico, intestato nella proprietà al Grande Oriente Italiano. Di seguito si è passati alla relazione morale del Grande Oratore Fr:. M. Giglio 3:.33° Il Gran Maestro successivamente ha invitato alcuni Fratelli presenti a leggere le proprie relazioni scritte sull’operato di questo anno massonico appena trascorso richiamando ai propri impegni tutti i Maestri Venerabili presenti sull’importanza del proselitismo.

 All’ingresso nel Tempio nel pomeriggio durante la sospensione dei lavori si è assistito all’ingresso dei Fratelli Compagni ed Apprendisti, all’ingresso della delegazione Romena con la quale, in un momento di alto coinvolgimento, è stato sottoscritto un Trattato di Amicizia, ed all’ingresso della Serenissima e Potentissima Gran Maestra Vicaria Sr:. M. Pulitanò 3:. 33° che ha letto un comunicato da parte della Serenissima e Potentissima Gran Maestra Sr:. E. F. Porchia 3:. 33° una relazione dai toni che hanno entusiasmato tutti i presenti e successivamente ha dato un suo importante contributo intellettuale sul tema della Gran Loggia “il Diritto alla Pace nel Mondo: una prospettiva esoterica e spirituale” redatta dal Grande Oratore.

Nel corso della Gran Loggia ci sono stati diversi interventi da parte del Fr:. G. Lollio 3:.33° della R:.L:. S. Fera all’Or:. di Gioia Tauro, del Fr:. L. Masciari 3:. della R:. L:. A. Einstein all’Or:. di Catanzaro – che ha letto una sua tavola dagli splendidi toni esoterici su un famoso dipinto di Picasso – del Fr:. A. Ventra 3:. In qualità  M:.V:. della R:.L:. Giovanni Mori all’Or:. di Gioia Tauro, del Fr:. I. Purita 3:. In qualità di M:.V:. della R:.L:. A. Jerocades all’Or:. di Vibo Valentia, del Fr:. F. De Nardo 3:. In qualità di M:.V:. della R:. L:. De Coubertin all’Or:. di Catanzaro, del Potentissimo Grande Oratore Aggiunto Fr:. A. Verrino 3:. che ha dato un suo importante contributo pregno di significato sul concetto della Pace nel Mondo, del 1° Gran Sorvegliante Fr:. A. De Vincenti 3:. del 2° Gran Sorvegliante Fr:. M. Marcellino 3:. i quali hanno rispettivamente relazionato sulla loro attività dell’anno massonico appena trascorso ed hanno fornito ulteriori contributi personali. All’Oriente la parola è stata concessa al Potentissimo Grande Oratore Aggiunto Fr:. F. Santelli 3:., al Presidente della Suprema Corte Fr:. M. Greco 3:. 33°, al Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. D. Marino 3:. nonché M:.V:. della R:.L:. G. Mazzini all’Or:. di Catanzaro, al Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:.F. Tedesco 3:.  nonché M:.V:. della R:.L:. Hiram all’Or:. di Crotone, al Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. C. Stelitano 3:.33°, al Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. A. Leone 3:. 33° nonché M:.V:. della R:.L:. Rosslyn all’Or:. di Catanzaro, al Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. S. Tancredi 3:. 33°.

Ai lavori rituali ha fatto seguito un’agape all’interno dell’Hotel Principe durante la quale i partecipanti hanno potuto rinsaldare i loro legami fraterni e continuare a discutere ed approfondire i temi trattati.

 

Il Grande Oratore
Fr:. M. Giglio 3:. 33°

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Catanzaro 20 Dicembre 2023 E.˙. V.˙. – Solstizio d’inverno

Oggi 20° giorno del 10° mese del 6023 (A:.V:.L:.)  si è regolarmente riunita per convocazione Straordinaria, sotto il punto Geometrico noto ai soli figli della vedova, per espletare il rituale del Solstizio d’inverno, coincidente con la ricorrenza Cristiana della festività di San Giovanni Evangelista.

Dopo l’apertura dei lavori in grado di apprendista, Il S:.P:.G:.M:.A:. D. Marino prende la parola, saluta tutti i FF:. e gli Ospiti presenti all’Oriente,  coadiuvato dal Fr:. M.d.C. A. Barbuto, da inizio al rituale del Solstizio D’Inverno, il giorno più corto dell’anno, il giorno in cui il buio sembra aver preso il sopravvento, ma proprio le tenebre rappresentano la porta che concede alla luce di prevalere.

Compiuto il rito, al 3°colpo del maglietto del  S:.P:.G:.M:.A:. il tempio ritorna a luce piena e si allontana tutto ciò che potrebbe separare i FF:.

Il S:.P:.G:.M:.A:. concede la parola al Fr:. Gran Oratore Aggiunto A. Verrino il quale nella tavola architettonica si concentra sul solstizio d’inverno e sul sentimento di Amore che ne ha rappresentato lo scopo di tutta la ritualità, l’Amore per noi massoni è un sentimento vero, fedele e forte, che genera pace e gioia, che lega le persone facendole sentire libere nel rispetto reciproco, in seguito di sofferma sui tre ambiti in cui gli iniziati sono portati a manifestare questo sentimento, il 1° è la massoneria che è la nostra famiglia spirituale, l’amore fraterno è un atto di volontà che sfocia nel bene per il prossimo, il 2° è il rapporto di coppia, origine della famiglia umana ed elemento fondamentale del disegno divino del G:.A:.D:.U:., infine il 3° ambito che è la vita quotidiana, dove ogni fratello deve sperimentare le proprie virtù per essere testimoni della carità, non intesa come elemosina ma “Agape”, ossia amore ricevuto e donato, termina l’intervento indicando che il natale è il punto in cui cielo e terra si uniscono, i padri della chiesa idearono la formula “Admirabile commercium” per sintetizzare lo “scambio miracoloso” tra il divino e l’umano, per cui Dio assunse la natura umana.

Il S:.P:.G:.M:.A:. prende parola e ringrazia tutti i FF:. della Giuseppe Mazzini e dell’O:. di Catanzaro per aver reso possibile questa ritualità che viene proposta ormai da  13 anni, venne ri-proposta all’Obbedienza Gran Oriente Italiano Piazza del Gesù dai SS:.PP:.GG:.MM:.AA:. D. Marino e A. Leone, saluta con affetto i dignitari di Loggia presenti in particolare il Gran Oratore M. Giglio per la sua presenza e il Fr.llo F. De Nardo M:.V:.della R:.L:. P. De Coubertin per l’aiuto prestato all’organizzazione dell’evento, nel suo intervento racchiude il significato del solstizio d’inverno come prosecuzione naturale del prologo di S. Giovanni, che nel solstizio d’estate contempla il “Logos” colui che è già venuto, mentre in questa ritualità si contempla la testimonianza, la parola per tanto, diviene il luogo dove è testimoniata tutta l’esperienza umana, una testimonianza di Luce e non di Tenebre, l’illuminazione è ricordare e rincorrere la verità, la via della verità è per noi massoni una ricerca costante di verifica, di comunione, di comunicazione, non è assolutamente la pretesa di dire verità eterne, a cui gli altri devono aderire perché ci riteniamo più illuminati, continua indicando una citazione di Voltaire secondo la quale invece della violenza bisogna perseguire la carità, poiché dove essa manca la legge è sempre crudele, mentre la debolezza ha diritto all’indulgenza, siamo tutti fragili, fallibili ed inclini all’errore solo attraverso il perdono come prima legge universale massonica, potremmo esaltare la virtù della tolleranza, in conclusione il solstizio d’inverno deve far riemergere dalle tenebre la fiammella accesa nel nostro cuore attraverso il duro lavoro d’introspezione, ricordandoci che noi massoni siamo “costruttori di sogni possibili” e dovremmo tutti rendere possibile con le nostre azioni, questo sogno di miglioramento dentro e fuori le Loggie, perché l’Arte Reale la tramanda da sempre.

Terminato l’intervento il M:.V:. concede la parola alle colonne, intervengono:

Elett.mo Gran Musichiere nonché 2° Sorv G. Correale che nella lettura del suo tracciato affronta il tema della tornata incentrandolo su basi specifiche come “il Lavoro la ragione e l’amore” elementi sui quali il Massone, deve tracciare il suo solco nella quotidianità, un impegno incessante per pervenire alla Luce e portarla nella profanità, questi gesti oltre ad essere regole fondamentali, sono doveri graditi che ogni massone dovrebbe far propri e accumunarli alla propria appartenenza spirituale.

Elett.mo Gran Archivista nonché 1° Sorv R. Quaranta il quale nel suo intervento, immagina il solstizio come l’inizio di un cammino che conduce ai meandri dell’anima e che porta al giorno della nuova luce nascente, conclude indicando che la luce per manifestarsi ha bisogno di uomini e che gli stessi siano disponibili ad accoglierla, augura a tutti di ritrovare la luce, specialmente quando ci si sente affranti e deboli.

Il S:.P:.G:.M:.A:. concede la parola all’Oriente, intervengono:

Fr.llo Minicelli M:.V:. della R:.L:. Utopia all’O:. di Catanzaro, il quale riconosce come tale evento istituito con tanta dedizione, rappresenti il fiore all’occhiello dell’Obbedienza e  riflette come ogni singola fiammella abbia la potenza di sconfiggere le tenebre.

Fr.llo Purita M:.V:. della R:.L:. Jerocades all’O:. di Vibo Valentia, che identifica come solo l’amore verso la massoneria, possa muovere tanto impegno nel costruire questa manifestazione, l’amore è un sentimento universale e innato in ognuno di noi.

Elett.mo Gran 1° Esperto, nonché M:.V:. della R:.L:. De Coubertin all’O:. di Catanzaro fr.llo De Nardo, il quale riflette sul concetto di morire da profani e risorgere da massoni, con lo spirito dell’unisono.

P.mo Vice Presidente Alta Corte Centrale fr.llo Vasta, che porta i saluti del S:.P:.G:.M:.A:. A. Leone e si sofferma sul concetto di amore vero e puro cercando di difenderci da quello falso, bisogna partire ad amare sé stessi per amare gli altri.

Elett.mo Gran Archivista Revisore fr.llo Castagna, il quale pone la domanda su quante fiammelle sono state accese stasera, nel Solstizio ogni massone deve assopire il buio dentro se stesso, piantando un seme affinché germogli e soddisfi il senso di serenità.

Elett.mo Gran Archivista Revisore fr.llo Golino, che riflette come l’Eggregore presente nella ritualità gli abbia permesso di sconfiggere come ogni volta le scorie profane, infine cita S. Agostino con “Ama e fai ciò che vuoi” una frase semplice da mettere in atto.

Giudice Suprema Corte Fr.llo Greco, il quale sul tema Amore pensa sia un sentimento cosi forte da poter cambiare qualsiasi cosa e che ogni Uomo, se solo lo vuole, può divenire una persona diversa ed in questo la massoneria ci insegna molto.

V.mo Gran Ispett. Prov. All’O:. di Gioia T. fr.llo Petullà, che citando un suo aneddoto, indica come a Natale ma non solo, ogni persona dovrebbe amare come un bambino e scavare profonde prigioni ai propri vizi.

V.mo Gran Ispett. Prov. All’O:. di Catanzaro fr.llo Canino, il quale in riferimento ai conflitti attuali, pone l’accento su come la massoneria universale dovrebbe riequilibrare queste situazioni, in cui malvagità ed egoismo hanno preso il sopravvento, cercando riportare amore e comprensione, in conclusione ammette che oltre ai buoni propositi all’interno dei Templi, ci devono essere anche azioni concrete.

P.mo Vice Gran Ispett. Naz. Fr.llo Servidone, che nel suo intervento indica come il suo messaggio principale che porta alle loggie, è quello del rispetto e dell’Amore Fraterno, solo cosi il massone può essere pronto ad affrontare la profanità.

Elett.mo Gran Cerimoniere fr.llo Caccavari, il quale fa i complimenti per la conduzione dei sacri lavori, pone l’accento su come il rametto di pino, rifletta il senso di tutte le Loggie riunite stasera, esprimendo il suo compiacimento su come l’O:. di Catanzaro sia cresciuto in quantità e qualità.

P.mo Gran Oratore nonché M:.V:. della R:.L:. La Fenice Federico Cinnante all’OR. di Catanzaro Fr.llo Giglio, che nel suo intervento pone il tema sulla dualità del pavimento a scacchi equiparandolo al cuore umano che può essere si malvagio, ma anche ricco di un amore infinito, non sono le tenebre che spaventano l’uomo ma la luce, l’uomo ha paura di mostrare la propria luce innata ed allora questo periodo solstiziale deve far capire a noi massoni come sia importante non avere paura di liberare la luce interiore.

Il S:.P:.G:.M:.A:. al termine degli interventi, ordina agli oltre 100 FF:. di porsi in piedi e all’ordine e dalla lettura di una Balaustra del S:.P:.G:.M:. Nicola Tucci 33:. del 20/12/2023 E:.V:. nella quale porge l’augurio di buone feste a tutti i FF:. ed augura una crescita del proselitismo, ma soprattutto di lealtà e fratellanza fra tutti, della stessa se ne allega copia al presente verbale, infine ringrazia tutti i FF:. della Loggia e quanti hanno partecipato come ospiti, indicando come solo attraverso il confronto e la comunicazione fra i FF:. gli Orienti:. crescono, le Loggie crescono, l’Obbedienza esplode.

Il S:.P:.G:.M:.A:. chiede al Fr.llo Oratore di dare le sue conclusioni, il quale esprime che “tutto è giusto e perfetto”.

Il S:.P:.G:.M:.A:. ordina a Fr:. Elemosiniere di porsi all’entrata del tempio e di raccogliere nel tronco della vedova, le offerte che i FF:. vorranno donare, le offerte di questa serata saranno devolute a favore di famiglie bisognose.

Il S:.P:.G:.M:.A:. ordina la chiusura dei lavori della S. Giovanni d’inverno, giurando il segreto sui lavori compiuti.

Si procede alla chiusura della loggia sino al giorno, come previsto da calendario E:.V:. salvo contrario avviso.

                                                 

 

S:.P:.G:.M:.A:.   D.Marino

Cosenza 24/10/2023 E.V. – Elezione nuovo M:.V:. della R:. L:. Nuova Federico II

Il 24 giorno dell’ottavo mese dell’Anno di V:. L:. 6023 (24 Ottobre 2023 E:.V:.) presso la Casa Massonica di Saporito di Rende si sono tenute le elezioni per il nuovo Maestro Venerabile della R:. L:. Nuova Federico II n° 170 all’Oriente di Cosenza. Dopo 7 anni di iniziative massoniche e profane, grazie alla saggia e sapiente conduzione da parte del M:. V:. nonché Gran II Sorvegliante Fr:. M. Marcellino 3:., con voto unanime, il maglietto dell’Officina (che tra l’altro festeggia da pochi giorni i 24 anni di vita) è passato al nuovo M:.V:. Fr:. P. Asta 3:.33°.

Alla presenza del Ser.mo e Pot.mo G:.M:. Aggiunto Fr:. S. Tancredi 3:.33°, del Pot.mo Gran I Sorvegliante Fr:. A. De Vincenti 3:., del Pot.mo Gran Segretario Fr:. E. Sturino 3:., del Pot.mo Gran Tesoriere Fr:. F. Mancuso 3:.33°, del Pot.mo Presidente di Alta Corte Centrale Fr:. M. Greco 3:.33°, del Pot.mo Grande Ispettore Nazionale Fr:. P. Perri 3:.33° e dei Ven.mi Grandi Ispettori Provinciali di Catanzaro e di Cosenza Fr:. N. Canino 3:. e Fr:. G. Preta 3:., nei numerosi e sentiti interventi si è attestato il solco della Tradizione Massonica portato avanti negli anni con alto Onore, Dignità e vero senso di Appartenenza. Terminata la Cerimonia d’Insediamento del nuovo Maestro Venerabile, dei Dignitari e degli Ufficiali di Loggia, la serata di giubilo ha trovato il giusto compimento con una piacevole fraterna Agape interna. Al nuovo M:. V:. ed alle altre cariche elette vanno i più calorosi Auguri di Buon Lavoro.

Gioia Tauro 20/10/2023 E.V. – Consacrazione nuova Casa Massonica

Il ventesimo giorno dell’ottavo mese dell’Anno di V:.L:. 6023 ovvero il 20 Ottobre 2023 E:.V:. si sono riuniti sotto la volta stellata più di quaranta fratelli giunti da tutti gli Orienti per partecipare alla cerimonia di consacrazione della nuova casa massonica dell’Or:. Di Gioia Tauro, frutto delle opere di edificazione delle Officine Saverio ∴ Fera ∴ n°219 e Giovanni ∴ Mori ∴ n°205 . Dopo una breve, ma significativa introduzione, il S:.P:.G:.M:. Nicola Tucci 3:. 33°, il S:.P:.G:.M:.O:. Fr:.Rosario Lollio 3:. 33° e il S:.P:.G:.M:.A:. Fr:. Carmelo Stellitano 3:. 33° hanno espletato la rituale consacrazione del nuovo tempio dell’Or:. Di Gioia Tauro.

Il S:.P:.G:.M:. Nicola Tucci 3:. 33° dopo aver ringraziato calorosamente il S:.P:.G:.M:.O:. Lollio Rosario 3:.33° e il S:.P:.G:.M:.A:. Carmelo Stellitano 3:. 33° per averlo assistito durante lo svolgimento dell’importante rito di consacrazione, ha sottolineato che, nonostante tutte le difficoltà di operare nella piana, l’Or:. Di Gioia Tauro mostra una continuità che fa ben sperare per il futuro ed ha continuato ad illuminare il Tempio con delle vere e proprie perle di saggezza. Ha evidenziato l’importanza nel giudicare l’uomo e non la carica che egli rappresenta ed ha spiegato che il ruolo ed il compito del Gran Maestro è quello predicare, principalmente con il proprio esempio, ai giovani Massoni le regole e i comportamenti che un buon libero muratore deve tenere per essere ritenuto tale. Ha continuato rimarcando con forza il concetto di perfettibilità del Massone, il quale non si deve mai sentire perfetto e arrivato, poiché diverrebbe presuntuoso e arrogante e quindi lontano da quelle qualità che l’essere massone richiede. Ha concluso il suo intervento mostrandosi felice ed appagato di essere presente con tutti i suoi Fratelli in eventi come questo, poiché, dopo aver dato tutto alla Massoneria, vivere certe serate è per lui motivo di grande gioia e non esiste veramente niente di meglio, rimarcando le difficoltà, i doveri e le responsabilità dell’essere Gran Maestro, ruolo che ha sempre esercitato con impegno, senso di appartenenza e soprattutto amore.

Terminato il suo intervento il S:.P:.G:.M:. Nicola Tucci 3:. 33° ha concesso la parola al S:.P:.G:.M:.O:. Rosario Lollio 3:. 33° , il quale per motivi profani, concluso il proprio intervento, ha coperto il tempio.

In particolare Il S:.P:.G:.M:.O:. Rosario Lollio 3:. 33° si è definito emozionato per la bellissima e toccante serata. Ha spiegato ed ha reso partecipi tutti i Fratelli dei motivi per cui si è dovuto procedere al cambio di sede ed ha ringraziato tutti i Fr:.Fr:. Dell’Or:. Di Gioia Tauro per aver realizzato un Tempio così giusto e perfetto.

Il S:.P:.G:.M:. Nicola Tucci a questo punto ha concesso la parola alle colonne, invitando tutti i Fr:.Fr:. Maestri dell’ Or:. Di Gioia Tauro ad intervenire.

Hanno preso la parola i Fr:. Fr:. S. Cannavò 3:. e G. Lollio 3:. della R:.L:. “Saverio Fera” e A. Deleo 3:., Il Fr:. Copritore C. Sirianni 3:., e il Fr:. Maestro delle cerimonie A. Piromalli 3:. della R:.L:. “Giovanni Mori” i quali hanno ringraziato il S:.P:.G:.M:. e tutti i Fr:. Fr:. per la partecipazione a questa serata di grande giubilo.

Si sono susseguiti negli interventi i Fr:. Fr:. M. Tramontana 3:. e D. Palamara 3:. della R:.L:. “Sirius Vera Luce” all’Or:. Di Reggio Calabria forieri del saluto del loro M:.V:. F. Luci 3:.

A questo punto è intervenuto il Fr:. F. Folino 3:. della R:.L:. “Concordia” all’Or:. Di Lamezia Terme, il quale ha portato i saluti del suo M:.V:. ed ha dato il proprio contributo personale alla serata.

Successivamente la parola è stata concessa al Pot:. Vice Gran Ispettore Nazionale Fr:. A. Consiglio 3:., nonché Segretario della R:.L:. “Saverio Fera”, il quale ha garantito la regolarità delle pratiche burocratiche inerenti la nuova sede dell’Or:. Di Gioia Tauro, ed al M:.V:. Ivano Purita della R:.L:. “Jerocades” all’Or:. Di Vibo Valentia il quale ha reso i suoi omaggi a tutto l’Oriente.

Successivamente hanno preso la parola per un saluto e un augurio i Fr:. Fr:. Pot. Vice Gran Ispettore Nazionale S. Servidone 3:. ed il Pot. Ispettore Provinciale A. Petullà 3:. , i quali hanno portato un saluto e un augurio del S:.P:.G:.M:.A:., nonché M:.V:. della R:.L:. “G. Mazzini” all’Or. Di Catanzaro Fr:. D. Marino 3:.

Hanno chiuso gli interventi tra le colonne i Fr:. Fr:. S. Luppino 3:. e V. Bartuccelli 3:. rispettivamente secondo e primo sorvegliante della R:.L:. “Saverio Fera”, i quali hanno ringraziato tutti i Fr:.Fr:. per la loro gradita presenza.

La parola è passata, quindi, all’Oriente dove sono intervenuti i Fr:. Fr:. A. Ventra 3:., V. Chiodo 3:. e R. Galluccio 3:., rispettivamente Oratore, Segretario e M:.V:. della R:.L:. Giovanni Mori.

Hanno arricchito ed illuminano la serata, di seguito, gli interventi del Pot:. Gran Segretario Fr:. E. Sturino 3:., nonché M:.V:. della R:.L:. “Aldebaran” all’Or:. Di Cosenza, il Pot:. Gran Oratore M. Giglio 3:. 33° nonché M:.V:. della R:.L:. “La Fenice – Federico Cinnante” all’Or:. Di Catanzaro, il S:.P:.G:.M:.A:. Fr:. A. Leone 3:. 33° nonché M:.V:. della R:.L:. “Rosslyn” all’Or. Di Catanzaro e il S:.P:.G:.M:.A:. Fr:. Carmelo Stellitano 3:. 33°, che con le loro parole hanno portato luce al nuovo Tempio. Successivamente il M:.D:.C:. Fr:. A. Piromalli 3:. ha riportato all’attenzione dell’Or:. i meravigliosi omaggi che in primis il S:.P:.G:.M:. Nicola Tucci 3:. 33° e tutti i Fr:. Fr:. Delle altre RR:.LL:. dell’Obbedienza hanno donato all’Or:. Di Gioia Tauro.

Dopo una brevissima, ma illuminante conclusione, il S:.P:.G:.M:. Nicola Tucci 3:. 33° ha ordinato di chiudere il libro sacro e di spegnere le luci per poter così dare termine ai lavori. La serata è proseguita in agape fraterna in un vicino ristorante. Durante il luculliano banchetto i Fr:.Fr:. Hanno avuto l’opportunità di scambiarsi propri pensieri ed emozioni sulla magnifica cerimonia appena terminata e di rinsaldare reciprocamente il vincolo di amore fraterno.

 

 

 

 

 

Catanzaro 14/10/2023 E.V. – R:. L:. Utopia

l quattordicesimo giorno dell’Ottavo mese dell’Anno di V.∙. L.∙. 6023 ovvero 14 Ottobre 2023 E.∙. V.∙. nei sacri locali del Tempio di Catanzaro, pieno in ogni ordine e grado per la presenza di più di settanta Fr:.Fr:. giunti da tutti gli Orienti, si è tenuta la cerimonia di gemmazione di una nuova Officina dell’Or:. della città Capoluogo di Regione. E’ infatti nata la settima R:.L:. denominata “Utopia”. Il numero identificativo è il 257. La nuova Loggia nasce dalla gemmazione della  R.∙. L.∙. Albert Einstein n° 250 all’Oriente di Catanzaro magistralmente guidata dal suo M.∙. V.∙. V. Staffa 3:. Proprio quest’ultimo ha infatti dato inizio alla ritualità aprendo i lavori ed accogliendo il Ser.∙. e Pot.∙. Gran Maestro Fr.∙. Nicola Tucci 3.∙., accompagnato dalla sua delegazione, al quale ha ceduto il maglietto per la conduzione della tornata. La delegazione Gran Magistrale era così composta: Ser.∙. e Pot.∙. G.∙.M.∙.A.∙. Fr.∙. S. Tancredi 3.∙.; Ser.∙. e Pot.∙. G.∙.M.∙.A.∙. Fr.∙. D. Marino 3.∙. nonché  M:. V:. della R:. L:. “Giuseppe Mazzini” all’Or:. Di Catanzaro; Ser.∙. e Pot.∙. G.∙.M.∙.A.∙. Fr.∙. F. A. Tedesco 3.∙. nonché  M:. V:. della R:. L:. “Hiram” all’Or:. di Crotone; Pot.∙. Grande Oratore Fr.∙. M. Giglio 3.∙. nonché  M:. V:. della R:. L:. “La Fenice – Federico Cinnante” all’Or:. Di Catanzaro; Pot.∙. Gran Tesoriere Fr.∙. F. Mancuso 3.∙.; Pot.∙. Gran Segretario Fr.∙. E. Sturino 3.∙. nonché  M:. V:. della R:. L:. “Aldebaran” all’Or:. Di Cosenza. Terminati i saluti e l’orazione d’occasione, il Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Fr.∙. Nicola Tucci 3.∙. ha invitato il Pot.∙. Gran Segretario Fr.∙. E. Sturino 3.∙. a dare lettura alla Bolla di Fondazione della R.∙. L.∙. Utopia n° 257. Verificata la regolarità della documentazione prodotta il Ser.∙. e Pot.∙. Il Gran Maestro ha proclamato l’installazione della nuova Loggia ed invitato i nuovi Ufficiali all’Ara sacra per il solenne giuramento.

Assistiti all’Ara dal  Pot.∙. Gran Segretario Fr.∙. E. Sturino 3.∙., dal Pot.∙. Gran Oratore Fr.∙. M. Giglio 3.∙., dal Ser.∙. e Pot.∙. G.∙.M.∙.A.∙. D. Marino 3.∙. e dal Ser.∙. e Pot.∙. G.∙.M.∙.A.∙. S. Tancredi 3.∙., ha giurato per primo il M.∙.V.∙. Fr:. V. Minicelli 3.∙., che ha preso posto sullo scanno del M:. V:. ad Oriente. A seguire hanno giurato il Primo Sorvegliante Fr.∙. A. Lepore 3.∙., il Fr.∙. Secondo Sorvegliante D. Pesare 3.∙., l’Oratore Fr.∙. A. De Santis 3.∙., il Segretario Fr.∙. C. Talarico 3.∙., il Maestro delle Cerimonie Fr.∙. F. Anania 3.∙. e il Copritore Interno Fr.∙. F. Verro 2.∙. che hanno subito preso i posti che gli competevano.

Il Ser.∙. e Pot.∙. G.∙. M.∙. Fr:. Nicola Tucci 3:. ha accolto i Fr.∙. Fr.∙. appena installati nelle loro cariche invitandoli al lavoro e mettendoli in guardia sulle responsabilità assunte e, terminato il suo intervento, ha concesso la parola alle colonne.

Sono intervenuti il Fr.∙. A. Corapi 3.∙. della R.∙. L.∙. “Nino Mancuso” che ha portato i saluti del M.∙.V.∙. e della Loggia tutta; il Fr.∙. A. Ventra 3.∙. della R.∙. L.∙. “I 4 Mori” all’Or.∙. di Gioia Tauro; il Fr.∙. G. Lollio 3.∙.; il M.∙. V.∙. I. Purita 3.∙. della R.∙. L.∙. “Jerocades” all’Oriente di Vibo Valentia; il M.∙. V.∙. G. Folino 3.∙. della R.∙. L.∙. “Concordia” all’Or.∙. di Lamezia Terme; il Venerabilissimo Grande Ispettore Provinciale per Catanzaro Fr.∙. N. Canino 3.∙.; il Venerabilissimo Grande Ispettore Regione Calabria Fr.∙. A. Simone 3.∙.; il Venerabilissimo Grande Ispettore Provinciale di Vibo Valentia, nonché M.∙.V.∙. della R.∙. L.∙. “La Fenice” all’Oriente di Crotone Fr.∙. S. Ferraro 3.∙.. Tutti gli interventi si sono armonizzati in un coro unanime vertente all’auspicio di un buon lavoro per la nuova R.∙.L.∙. Utopia. Molte Officine hanno anche inteso donare alla nuova Loggia regali consistenti in quadri simbolici, targhe commemorative, oggetti ed arnesi per lo svolgimento dei lavori loggiali. Anche il Serenissimo Gran Maestro ha inteso omaggiare la Loggia con due bellissimi e preziosi calici di notevole fattura. La parola è, quindi, passata al Secondo Sorvegliante Fr.∙. D. Pesare 3 .∙. che ha  letto una propria tavola architettonica che spiegava le motivazioni che hanno portato alla scelta del nome “Utopia” per la Loggia appena Installata. Sulla stessa traccia ha proseguito il Primo Sorvegliante Fr.∙. A. Lepore 3.∙. con sue considerazioni sui paralleli che legano la Società di Utopia con i principi massonici.

La parola è passata all’ Oriente per i qualificati interventi dei Fr.∙. presenti. Interviene il Pot.∙. Vice Grande Ispettore Nazionale Fr.∙. S. Servidone 3.∙., che ha portato anche i saluti del Ser.∙. e Pot.∙. G.∙.M.∙.A.∙. A. Leone 3.∙. suo M.∙.V.∙. della R.∙. L.∙. “Rosslyn” all’Or.∙. di Catanzaro; il Pot.∙. Vice Grande Ispettore Nazionale Fr.∙. A. Consiglio 3.∙.; il Pot.∙. Vice Grande Ispettore Alta Corte Fr.∙. D. Vasta 3.∙., accogliendo e augurando buon lavoro ai Fratelli che compongono la nuova Loggia. La parola è quindi passata al Pot.∙. Gran Tesoriere Fr.∙. F. Mancuso 3.∙. Al Pot.∙. Gran Segretario Fr.∙. E. Sturino 3.∙. al   Pot.∙. Grande Oratore Fr.∙. M. Giglio 3.∙., al Ser.∙. e Pot.∙. G.∙.M.∙.A.∙. Fr.∙. F. A. Tedesco 3.∙. , al Pot.∙. G.∙.M.∙.A.∙. Fr.∙. D. Marino 3.∙., al Ser.∙. e Pot.∙. G.∙.M.∙.A.∙. Fr.∙. S. Tancredi 3.∙., che con i loro illuminati interventi hanno arricchito ulterioirmente la discussione con proprie considerazioni. Onori sono stati tributati al M:. V:. Fr:. V:. Staffa 3:. Per la capacità che ha avuto nel gemmare una nuova Officina in così poco tempo e quindi di acquisire la dignità di “Padre” e al Ser:. E Pot:. Gran Maestro Aggiunto Fr:. D. Marino 3:. per lo splendido lavoro fatto nel dare i natali a tante Officine all’Or:. di Catanzaro, fino alla terza generazione, e per aver portato lo stesso Or:. all’importante “Luce” che  attualmente emana. A questo punto ha ripreso la parola per le conclusioni il Ser.∙. e Pot.∙. G.∙. M.∙. Fr.∙. Nicola Tucci 3.∙. evidenziando che il percorso fatto fino ad ora fa ben sperare nel fatto che  la Città di Catanzaro possa presto tornare a quello splendore massonico che ha avuto in un passato ormai non più recente. Dopo il suo pregevole intervento ha ceduto il  maglietto per il proseguo della conduzione dei lavori al neo M.∙.V.∙. Fr:. V. Minicelli 3.∙. che con la lettura di un proprio scritto ha ringraziato tutti i Fr.∙. Fr.∙. intervenuti sia per la loro presenza che per le emozionanti parole di stima e affetto espresse, impegnandosi solennemente a mantenere l’impegno preso con la massima serietà e passione. Terminato il suo intervento, ha concesso la parola al Fr.∙. Oratore di Loggia che ha descritto con ancora maggiore ricchezza di particolari  alcune parti del testo “Utopia” di Tommaso Moro sottolineando l’importanza dell’incessante opera massonica nel  “rettificare”. Terminato il prezioso intervento, il M.∙. V.∙. Ha invitato il Primo Sorvegliante a chiudere la Loggia. Alla cerimonia ha fatto seguito un’Agape Fraterna nei locali della “Locanda La Cucullera”  . Durante il banchetto i presenti si sono resi conto dalla storia del posto di trovarsi in una Villa Fortificata, originariamente della nobile Famiglia dei Marincola, luogo dove si tenevano nell’800 vendite carbonare, pertanto gli Uomini che ne fecero parte hanno dato, proprio da quegli splendidi ambienti, un fattivo contributo nello scrivere l’importante pagina del Risorgimento Italiano. Nulla accade per caso…

Il Grande Oratore
Fr:. M. Giglio 3:.

 

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Catanzaro 24/06/2023 E.V. – Solstizio d’Estate e Festa delle Rose

Il giorno 24° giorno del 4° mese del 6023 A:.V:.L:. e 24 Giugno 2023 E.˙. V.˙. la R:.L: Giuseppe Mazzini n°224 all’Or:. di Catanzaro ha tenuto, nei locali del Hotel Guglielmo dove è stato, per l’occasione, perfettamente allestito un Tempio mobile, il Rito di celebrazione della festa del Solstizio d’Estate. I lavori sono stati magistralmente condotti dal Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. D. Marino 3:., nonché M:.V:. della R:. L.. Giuseppe Mazzini n°224 all’Or:. Di Catanzaro, che ha ricevuto personalmente tutti i propri FF:.RR:. d’Officina ed i graditi ospiti.

Le colonne erano gremite in tutti gli ordini e gradi e l’impatto visivo, ad apertura dei lavori effettuata, è stato molto emozionante e di rara bellezza. Erano decenni, infatti, che l’Oriente di Catanzaro non ospitava una simile cerimonia rituale in un locale che storicamente ha rappresentato, per diverse Obbedienze, un luogo tradizionalmente significativo ed importante. Ciò ha rappresentato e rappresenta una riconquista di uno spazio che fu utilizzato in passato dal Grande Oriente Italiano, segno, oggi, di una nuova primavera dell’Obbedienza tutta ed in particolare dell’Oriente di Catanzaro. Il S:.P:.G:.M:.A:. ha aperto i lavori in camera di apprendista ordinando al MdC, di deporre al centro, fra i candelabri, il quadro di loggia e di osservare se nella sala dei passi perduti, vi fossero FF:.RR:. o Visitatori, il MdC rientrava nel tempio, con la delegazione che ha accompagnato il S:.P:.G:.M:. Fr:. Nicola Tucci 3:. 33°. L’Oriente si è così illuminato ulteriormente dalla presenza della Massima Carica dell’Obbedienza ed inoltre del S:.P:.G:.M:O:. Fr:. P. Costanzo 3:. 33° , del S:.P:.G:.M:.A:. Fr:. S. Tancredi 3:. 33°, del S:.P:.G:.M:.A:. Fr:. F. Tedesco 3:.; del P:.G:.O:. Fr:. M. Giglio 3:.; del Fr:. I. Purita 3:. M:.V:. della R:.L:. Jerocades all’Or:. di Vibo Valentia, del Fr:.G. Folino 3:. M:.V:. della R:.L:. Concordia all’Or:. di Lamezia Terme, del Fr:. V. Staffa 3:. M:.V:. della R:.L:. A. Einstein all’Or:. di Catanzaro e delle delegazioni di altre Logge dell’Obbedienza. A questo punto è iniziata la perfetta esecuzione del rito di celebrazione della festa del Solstizio d’Estate nel Tempio mobile perfettamente decorato per l’evento. Successivamente il S:.P:.G:.M:.A:. Fr:.D. Marino 3:. ha concesso la parola al P:.G:.O:.A:. Fr:. A. Verrino 3:.. per i saluti di rito e per la ricchissima tavola architettonica imperniata sul significato del Solstizio d’Estate, sulla figura di S. Giovanni Battista e su come i FF:.RR:. Massoni devono saper discernere le vie migliori per servire il bene e la cosa comune attraverso il rinnovamento.

Il S:.P:.G:.M:.A:. terminato l’ottimo intervento del P:.G:.O:.A:. Fr:. A. Verrino 3:. ha ripreso la parola e dopo aver ringraziato a nome della Loggia tutti i presenti, ha proseguito con un proprio intervento evidenziando l’importanza della pausa dei sacri lavori in vista del periodo estivo e dell’importanza di non oziare ma bensì intensificare le attività di proselitismo, vitali per alimentare la linfa dell’Obbedienza tutta. Ha continuato nel dire quanto sia di fondamentale importanza eliminare i tralci secchi al fine di far vivere l’intera vite, e successivamente ha declinato, con la Maestria che gli è riconosciuta, i tre princìpi cardine della massoneria, Amore fraterno, Carità e Verità. Tali princìpi valoriali si attuano esclusivamente, ha aggiunto, attraverso il rispetto delle opinioni altrui con Tolleranza e Amore. Concludeva il suo magistrale intervento con la raccomandazione che è solo attenendosi strettamente a questi dettami che il buon massone può e deve evitare di divenire più profano dei profani stessi.

Il S:.P:.G:.M:.A:. a questo punto della serata, ha concesso la parola ai soli MM:.VV:. e dignitari delle Logge. Intervenivano alcuni FF:.RR:., tra i quali il Fr:. D. Vasta 3:. nella qualità di P:.S:. della R:.L:. Rosslyn all’Or:. di Catanzaro foriero dei saluti del S:.P:.G:.M:.A:. Fr:. A:. Leone suo M:.V:.; il Gran Musichiere nonché 2° Sorv. Fr:. G. Correale 3:., che si è piacevolmente soffermato sulla simbologia dei solstizi e sul rinnovamento massonico;

il Gran Archivista nonché 1° Sorv. Fr:. R. Quaranta 3:., il quale ha incentrato il suo intervento sul proselitismo e sui concetti di morale e fratellanza;

Il S:.P:.G:.M:.A:. ha ripreso la parola rimarcando il concetto di meritocrazia e concedendo la parola all’Oriente, dal quale sono intervenuti il M:.V:. Fr:. Valerio Staffa 3:., ; il P:.G:.O:. Fr:. M. Giglio 3:.; Il S:.P:.G:.M:.A:. Fr:. F. Tedesco 3:.; Il S:.P:.G:.M:.A:. Fr:.S.Tancredi 3:. 33°, i quali hanno rimarcato differenti concetti quali Fratellanza, Eggregore, Rinnovamento ringraziando la Loggia Mazzini e il S:.P:.G:.M:.A:. per la magistrale conduzione dei lavori e l’organizzazione dell’evento.

Il S:.P:.G:.M:.A:. a questo punto dava la parola al S:.P:.G:.M:. Fr:. Nicola Tucci 3:. 33° il quale ha ringraziato tutti per la splendida accoglienza e ha rammentato con grande soddisfazione l’importanza tradizionale della sala dell’Hotel Guglielmo scelta per il Tempio mobile. Ha continuato il suo intervento ricordando a tutti i FF:.RR:. presenti che il massone non si arresta ma lavora incessantemente per il miglioramento di se stesso e dell’umanità anche nel periodo estivo, momento ideale per il proselitismo delle Officine.

Terminato l’intervento il S:.P:.G:.M:.A:. Fr:. D. Marino 3:. procedeva agli ultimi ringraziamenti ed alla chiusura della Loggia sino al giorno previsto da calendario E:.V:. salvo contrario avviso.

Dopo aver celato i simboli massonici, si è dato inizio alla celebrazione della “Festa delle Rose”, gli amici e le amiche presenti, hanno fatto ingresso nel Tempio in religioso silenzio ed in un’unica fila, alle sole donne sono state donate rose rosse e costeggiando il pavimento a scacchi sono state dirette all’Ara per apporre la loro firma su una pergamena, quale atto simbolico.

Il rito continuava con l’accensione da parte del S:.P:.G:.M:.A:. della pergamena all’Ara Sacra, quale sacrificio offerto per l’eterna gloria del G:.A:.D:.U:., terminato l’atto il S:.P:.G:.M:.A:. ha concesso la parola ad un Fr:. Apprendista un Fr:. Compagno ed un Fr:. Maestro per i propri interventi incentrati sul loro trascorso in Massoneria, a seguire è intervenuto nuovamente il Fr:. Oratore A. Verrino 3:., il quale ha incentrato il suo discorso sul significato di essere massone, a seguire sono intervenuti il 2° e 1° Sorvegliante i quali hanno dato un importante contributo personale sui significati di fratellanza e sacrificio in massoneria, ringraziando le loro famiglie per il continuo appoggio.

Al termine degli interventi ha preso la parola il S:.P:.G:.M:.A:. D. Marino 3:., il quale ha fatto una vera e propria disamina sul rapporto dei massoni nella vita profana, sui principi che ne regolano l’esistenza e sul continuo lavoro interiore che il massone si prodiga nel fare per il bene e il progresso dell’Umanità.

Infine ha ripreso la parola S:.P:.G:.M:. Fr:. Nicola Tucci 3:. 33°, elogiando la R:.L:. Giuseppe Mazzini ed il suo M:.V:. per la splendida organizzazione dell’evento e ringraziando tutti gli amici e le amiche per aver presenziato l’evento, specificando che grazie a questi eventi pubblici la Libera Muratoria intende aprirsi alla profanità senza veli e senza indugi, al fine di spronare ed incentivare tutti coloro che intendono accostarsi all’Arte Reale. La serata è proseguita nelle sale attigue, fuori dal Tempio mobile dove tutti gli ospiti hanno potuto usufruire di una ricca cena a buffet offerta per l’occasione dalla R:.L:. Giuseppe Mazzini. Una serata memorabile un evento importante, unico ed irripetibile che rimarrà indelebile nei ricordi di chi ne ha avuto l’onore ed il privilegio di partecipare.

 

Reggio Calabria 02/07/2023 E.V. – Cerimonia rituale del Solstizio d’Estate del Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù

Domenica 2 luglio 2023 E:.V:. nel suggestivo Tempio di Reggio Calabria si è svolta la cerimonia rituale del Solstizio d’Estate del Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù.
In una perfetta ritualità i lavori sono stati magistralmente condotti dal Maestro Venerabile della R:.L:. Sirius Vera Luce, Fr:.F. Placanica 3:..Le colonne del meridione e del settentrione erano vigilate dal Fr:. D. Palamara 3:. e dal Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. C.Stelitano 3:. Alla cerimonia ha presenziato il Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Fr:. Nicola Tucci 3:. 33° accompagnato dalla sua delegazione composta dai Potentissimi Fratelli: M. Giglio 3:. Grande Oratore nonché M:.V:. della R:. L:. la Fenice “ Federico Cinnante” all’Or:. di Catanzaro, F. Mancuso 3:. Gran Tesoriere, E. Sturino 3:. Gran Segretario nonché M:. V:. Della R:.L:. Virginia Tucci all’Or:. di Cosenza . All’Oriente erano presenti il M:.V:. della R:. L:. A. Jerocadès I. Purita 3:. all’Oriente di Vibo Valentia, il Fr:. R. Galluccio 3:. M:.V:. della R:.L:. T. Mori all’Oriente di Gioia Tauro, il Gran Copritore Interno nonché M:.V:. Della R:.L:. A. Einstain all’Or:. Di Catanzaro Fr:. V. Staffa 3:., il Potentissimo Vice Ispettore Nazionale Fr:. S. Servidone 3:. ed il Venerabilissimo Ispettore provinciale di Gioia Tauro Fr:. A. Consiglio 3:., e rappresentanti di altre Logge dell’ Oriente. Le colonne erano gremite da Fratelli Provenienti da tutti gli Orienti della Regione. Dopo l’apertura dei lavori ed i saluti ed i ringraziamenti a tutti i Fratelli Presenti la parola è stata concessa al Fr:. F. Luci 3:. in qualità di Oratore che ha saputo arricchire la già splendida cerimonia rituale con una tavola architettonica originale sui significati esoterici del Solstizio d’Estate, argomentando sul Vangelo di San Giovanni e sulla figura del San Giovanni Battista come iniziato ed iniziatore. Alla fine del suo intervento la parola è stata concessa alle colonne e vari Fratelli Maestri che hanno, con i loro interventi, ulteriormente arricchito di concetti ed approfondimenti, sia essoterici che esoterici, la relazione dell’Oratore. In particolare sia il Secondo Sorvegliante che il Primo, nella persona del Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. C. Stelitano, hanno introdotto il tema dell’Amore Fraterno che è stato oggetto di un susseguirsi di interventi anche quando la parola è passata all’Oriente. Sia i Maestri Venerabili presenti che il Potentissimo Vice Ispettore Nazionale, il Venerabilissimo Grande Ispettore Provinciale di Gioia Tauro, il Potentissimo Gran Segretario, il Potentissimo Gran Tesoriere ed il Potentissimo Grande Oratore hanno inteso fornire ai presenti ulteriori spunti di riflessione e di successiva meditazione. Il Potentissimo Gran Segretario Fr:. E. Sturino 3:. In particolare ha anche evidenziato che nell’anno trascorso si sono raccolti i frutti del lavoro massonico di tutta l’Obbedienza che hanno fatto registrare l’ingresso nella Comunione Massonica di centinaia di Fr:. Fr:. Apprendisti, di decine di Regolarizzazioni e Risvegli. Il Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Fr:. Nicola Tucci 3:. 33° ha chiuso gli interventi da Oriente con un proprio discorso che ha toccato diversi temi importanti quali l’attività da svolgere in questo periodo estivo di pausa dai lavori che devono continuare nell’opera, mai da ritenersi compiuta, tesa ad un continuo proselitismo di qualità. Sono i Fratelli Apprendisti il futuro dell’Obbedienza e la linfa vitale di ogni Comunità massonica. Pertanto è a loro che bisogna fornire gli strumenti in modo che possano levigare la loro pietra ancora grezza ed essere pronti a diventare pietre d’angolo e pietre di volta nella costruzione della Cattedrale. Il M:.V:. Fr:. F. Placanica 3:., dopo l’intervento Gran Magistrale, ha espresso grande soddisfazione per come si è svolta la cerimonia ed ha ringraziato tutti i Fratelli dell’Or:. di Reggio Calabria che hanno reso possibile il meraviglioso evento. Dopo aver donato alcuni oggetti ceramici di finissima fattura artigianale ai Fratelli all’Oriente ed aver distribuito a tutti i Fratelli tra le colonne delle pergamene in ricordo dell’evento, ha sospeso i lavori in modo rituale in vista della pausa estiva. Alla cerimonia ha fatto seguito un’Agape in un vicino ristorante dove tutti i Fratelli che vi hanno partecipato hanno potuto gustare dei piatti a base di pesce di rara qualità ed appagare oltre che i bisogni dello spirito anche quelli della materia. Una serata memorabile per i Fratelli presenti, un’occasione di crescita mancata per chi non ha potuto parteciparvi.

Il Pot:.mo Gran Oratore
Fr:. M. Giglio 3:.

 

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Cosenza 18/06/2023 E.V. – Solstizio d’Estate della Gran Loggia Italiana Scozzese Femminile

Domenica 18 giugno 2023 E:.V:. alle ore 9,30 la Gran Loggia Italiana Scozzese Femminile, magistralmente guidata dalla Serenissima e Potentissima Gran Maestra Sorella Elisabetta Fatima Porchia 3:. 33°, ha celebrato, nello splendido Tempio Massonico di Montalto Uffugo (CS), del Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù, il rito del Solstizio d’Estate. I lavori in perfetta ritualità sono stati scanditi dal maglietto della Serenissima e Potentissima Gran Maestra Vicaria della Gran Loggia Scozzese Femminile Sor:. E. Pulitanò 3:.33° coadiuvata dalla presenza della Serenissima e Potentissima Gran Maestra Aggiunta V. Incalzi Boscarelli 3:.33° e della Serenissima e Potentissima Gran Maestra Aggiunta L. Pesiri 3:.33°. L’Oriente era illuminato inoltre dal Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro del Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù Fr:. Nicola Tucci 3:. 33°, dal Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Onorario Fr:. P. Costanzo 3:. 33°, dal Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. S. Tancredi 3:.33° e dal Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. A. Leone 3:. 33°. Le colonne erano gremite da Fratelli e Sorelle in ogni ordine e grado, Maestri Venerabili e Delegati dei vari Orienti di Catanzaro, Lamezia Terme, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Rossano e Roma, fino a riempire completamente i locali del Tempio Sacro. L’Oriente allargato ha registrato la presenza del Potentissimo Gran Tesoriere Fr:. F. Mancuso 3:. 33° e del Potentissimo Presidente dell’Alta Corte Centrale Fr:. M. Greco 3:. 33° e dallo scrivente. Dopo l’allocuzione della Serenissima e Potentissima Gran Maestra Vicaria Sor:. E. Pulitanò, che ha svelato i contenuti esoterici legati alla cerimonia del Solstizio d’Estate legati alla figura di San Giovanni Battista, la parola è stata data all’ Oratore Serenissima e Potentissima Gran Maestra Aggiunta Sor:. S. Tronco che, a braccio, ha saputo scolpire sulla tavola da disegno un interessantissimo ed affascinante lavoro su San Giovanni Battista, come Iniziato ed Iniziatore e sul Battesimo del Nazareno e sul periodo nel quale il Cristo ha, a sua volta, ricevuto svelati i segreti dai Sacerdoti del Tempio e dagli Esseni. La Gran Maestra Aggiunta L. Pesiri 3:.33°, è intervenuta leggendo una propria Tavola che ha arricchito di contenuti esoterici i lavori ed ha toccato i cuori di tutti i Fratelli e le Sorelle presenti emozionandoli intensamente, così come è stato a seguito dell’intervento della Gran Maestra Aggiunta V. Incalzi Boscarelli 3:.33°, del Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro Aggiunto Fr:. A. Leone 3:. 33° che ha ulteriormente integrato i concetti ed i contenuti fornendo ai presenti diversi argomenti di riflessione. Gli interventi sono stati chiusi con un discorso del Serenissimo e Potentissimo Gran Maestro del Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù Fr:. Nicola Tucci 3:. 33° che ha rammentato ai presenti i doveri di un Libero Muratore e, in vista della pausa estiva, ha stimolato l’attività nella direzione del proselitismo e della creazione di nuovi progetti da proporre per la riapertura dei Lavori iniziatici in Settembre. Alla Tornata rituale ha fatto seguito un’Agape Fraterna, presso il ristorante Ebano, durante la quale Fratelli e Sorelle hanno potuto continuare i loro lavori cibandosi di ottime pietanze tipiche del nostro territorio.

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Cosenza 06/04/2023 E.V. – Cena Mistica

Giovedì 6 Aprile 2023 E:. V:. Si è tenuta, nello splendido Tempio di Montalto Uffugo, la Tornata dei Principi Rosacroce – Cavalieri dell’Aquila e del Pellicano del 18° grado del R:.S:.A:.A:. delle Valli del Crati e dell’Amato. Ha presieduto i lavori il Saggissimo Presidente Fr:. P. Asta 33° unitamente al Saggissimo Presidente Fr:. A. Leone 33°. Dal Tempio i Principi Rosacroce del 18° grado, i Cavalieri Kadosh – Cavalieri dell’Aquila Bianca e nera del 30° grado ed i Sovrani Grandi Ispettori Generali del 33° ed ultimo grado, si sono spostati nella spazio attiguo al Tempio Sacro dove era stata approntata una Tavola a forma di “T” dove i lavori sono proseguiti con la tradizionale Cena Mistica. Al desco, perfettamente apparecchiato con i colori rituali, si sono aggiunti i Cavalieri Eletti dei IX ed i Maestri Segreti del 4° grado che hanno potuto apprezzare la ritualità pregna di profondi significati esoterici e caratterizzata da momenti di elevata sacralità. La cerimonia, perfettamente organizzata dai Fratelli, ha ripercorso ritualmente il tradizionale pasto con pane azzimo, vino, olio, sale, uova, carne d’agnello, verdura e frutta ed acqua. Ogni cibo consumato è stato accompagnato dalla spiegazione della simbologia in esso racchiusa dal Fr:. Oratore. Gli interventi dei Fratelli, al termine della cena, hanno completato magnificamente la splendida serata. Tavole architettoniche ed interventi a braccio dei numerosi Fratelli presenti hanno testimoniato l’elevata preparazione culturale ed esoterica degli stessi. Tali contributi sono stati arricchiti dalle considerazioni e le integrazioni del Saggissimo Presidente Fr:. P. Asta 33°. Sono stati affrontati temi importanti quali il rinnovamento spirituale, il perdono, la figura del “nemico” nel rapporto con noi stessi, la crescita ed il miglioramento culturale. Dopo gli interventi finali dei Sovrani Grandi Ispettori Generali del 33° ed ultimo grado, la chiusura dei lavori è stata effettuata dal Saggissimo Presidente Fr:.A. Leone 33° con il suo personale intervento. Terminata la Tornata rituale i Fratelli tutti si sono salutati scambiandosi sinceri auguri per le imminenti festività promettendo a se stessi di approfittare di tale periodo per rinsaldare legami d’Amore fraterno, studiare i testi ed i rituali del R:.S:.A:.A:. e meditare penetrando i significati profondi della simbologia massonica.

Fr:. M. Giglio 33

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