Diritto alla Pace nel Mondo: Una prospettiva esoterica e spirituale

Nel contesto degli attuali conflitti bellici in Europa e nel Mondo intero, la prospettiva esoterica e spirituale offre una luce unica sulle radici profonde di tali tensioni e sulla possibilità di pervenire alla Pace. Spesso tali conflitti sono alimentati da molteplici fattori, tra cui divisioni etniche e geopolitiche. La storia dei popoli è segnata da un susseguirsi di dominazioni e lotte per il potere, che hanno lasciato cicatrici profonde nell’anima collettiva delle nazioni. La guarigione di queste ferite richiede un profondo lavoro interiore di perdono, riconciliazione e riconnessione con le radici spirituali della propria cultura. Da una prospettiva esoterica, si può vedere come la mancanza di comprensione, tolleranza e rispetto reciproco sia alla base di gran parte dei conflitti. Così come altrettanto spesso i conflitti sono ancorati a dispute territoriali, religiose e socio-economiche complesse. La rivalità storica tra gruppi etnici e religiosi genera cicli di violenza e sofferenza che sembrano non avere fine. Tuttavia, da un punto di vista esoterico, si può riconoscere anche il ruolo dell’Egoismo, della Paura e dell’Ignoranza nell’inasprimento dei conflitti. La pace, in questi casi, richiede un profondo risveglio della consapevolezza spirituale, che permetta di superare le divisioni illusorie e di riconoscere l’unità fondamentale di tutta l’umanità.

In entrambi i casi, la trasformazione dei conflitti richiede un impegno sia individuale che collettivo per raggiungere la Pace tra i popoli. La meditazione ed altre pratiche spirituali come la preghiera, possono essere strumenti potenti per invertire la spirale delle eggregore negative del conflitto in energia positiva di guarigione e riconciliazione. Nell’ambito esoterico, si riconosce che esiste un’energia sottile che permea l’universo e che collega tutte le forme di vita. Sappiamo bene che questa energia può essere canalizzata e amplificata. Quando un numero critico di individui si impegna in queste pratiche, si crea un effetto a catena che influenza positivamente il campo energetico globale, contribuendo alla diffusione della pace nel mondo. Inoltre, il lavoro sulla consapevolezza e sull’empatia può aiutare a superare le barriere mentali e emotive che mantengono viva la discordia. La meditazione è l’introspezione profonda possono guidare nel difficile, ma non impossibile, percorso di percezione dell’altro come identità animica e come valore “Persona”, aldilà di ogni sovrastruttura politica e religiosa.

Il Diritto alla Pace, nel contesto di questi conflitti, assume quindi un significato profondo e, quanto mai, urgente: È un richiamo alla nostra natura più elevata, che ci invita a superare le divisioni superficiali e a riconoscere l’unità essenziale della vita. Solo attraverso la Comprensione, il Perdono e l’Amore possiamo sperare di costruire un mondo in cui ogni individuo possa vivere in pace e prosperità.

Nel contesto dei conflitti bellici la Massoneria, intesa come Comunione Universale, può essere vista come un’organizzazione che promuova ideali di pace, fratellanza e progresso umano, fondandosi su principi di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, ma anche su quelli di Tolleranza e Solidarietà, da secoli offre una prospettiva unica per affrontare i conflitti mondiali. In definitiva, la massoneria ha rappresentato e rappresenta, oggi, quel faro di luce e speranza in un mondo troppo spesso segnato da conflitti e divisioni.

Da un punto di vista esoterico la Massoneria, infatti, ha tradizionalmente incoraggiato lo sviluppo spirituale e morale degli individui, cercando di superare le divisioni tra razze, religioni e nazionalità. Gli insegnamenti massonici enfatizzano l’importanza della ricerca della Verità, della compassione e della pace universale. Nel caso dei conflitti in essere, la Massoneria potrebbe svolgere un ruolo importante nel promuovere la comprensione reciproca, la riconciliazione e la mediazione. Le Logge massoniche, attraverso il dialogo aperto e la pratica dei principi universali, possono fungere da ponti tra le diverse fazioni coinvolte nei conflitti, incoraggiando il rispetto reciproco e la ricerca di soluzioni pacifiche. Ma ricordiamo amati Fratelli – e ricordiamolo sempre – che l’Istituzione massonica non è una forza politica o militare e non ha il potere di risolvere direttamente i conflitti mondiali. Il suo ruolo principale è quello di promuovere i valori della pace e della fratellanza attraverso l’esempio personale e l’azione sociale.

Il Grande Oriente Italiano in particolare e la massoneria in generale, hanno tra le proprie finalità quella di sostenere iniziative umanitarie e di beneficenza, fornendo assistenza ai bisognosi e contribuendo alla ricostruzione delle comunità colpite dalla guerra e dalla violenza. Questo impegno pratico per il benessere dell’umanità riflette l’ideale massonico di servizio e di amore fraterno. Infatti, la Massoneria può – ed in tal senso deve – contribuire alla ricerca di soluzioni pacifiche ai conflitti mondiali, offrendo una visione spirituale e umanitaria che incoraggi la collaborazione e il dialogo, il rispetto reciproco e la compassione. Vorrei citare alcuni tra i maggiori pensatori e più grandi intellettuali che hanno contribuito a fornire idee e riflessioni in questa direzione, nel corso della storia. Il nostro Fratello Gandhi è stato un fervente sostenitore della non violenza e della resistenza pacifica. La sua filosofia di Ahimsa (non violenza) e Satyagraha (forza della verità) ha ispirato movimenti di liberazione e di pace in tutto il mondo. Così come l’esempio fornito del Fratello Martin Luther King Jr., leader del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti, che ha promosso la non violenza come mezzo per ottenere il cambiamento sociale. Il suo famoso discorso “I have a dream”, che è prima di tutto una visione esoterica, rappresenta un vero e proprio inno alla pace, all’uguaglianza e alla fratellanza. Analogamente il Fratello Nelson Mandela, premio Nobel nel 1993, ha incarnato la lotta per la pace e la riconciliazione in Sudafrica. Dopo aver trascorso anni in prigione per combattere l’apartheid, ha guidato il suo paese verso la democrazia e la coesistenza pacifica tra le razze. “Ci sono due strade per raggiungere l’obiettivo di un Sudafrica migliore, diceva: la bontà e il perdono”.

I contributi di questi autorevoli Fratelli hanno ispirato e continuano a ispirare milioni di persone a lavorare per un mondo più giusto, pacifico e solidale.

Essi hanno dimostrato con il loro esempio che la pace nel mondo è possibile attraverso la determinazione, la compassione, il coraggio, la bontà ed il perdono.

In conclusione, noi Massoni, ispirandoci al pensiero di questi Fratelli, che a loro volta hanno improntato le loro parole e le loro azioni ispirati dai valori della Massoneria, abbiamo un compito importante da svolgere nel tendere verso un mondo migliore. Siamo tutti chiamati ad “incarnare” i valori di pace, fratellanza e progresso umano, non solo attraverso “la parola pensata”, ma soprattutto attraverso le azioni quotidiane. A cominciare dalla scelta della parole nei rapporti tra gli stessi Fratelli dell’Obbedienza. Come sostenitori della tolleranza, della giustizia e della compassione, dobbiamo necessariamente essere noi stessi tolleranti, giusti e compassionevoli. Esempi viventi di integrità morale e impegno sociale. Dobbiamo lavorare per superare le divisioni e le barriere che separano gli esseri umani, promuovendo il rispetto reciproco e la comprensione tra tutte le persone, indipendentemente dalla loro razza, religione o nazionalità, impegnandoci in un costante lavoro interiore di crescita personale e spirituale, coltivando virtù come la pazienza e l’umiltà e adottando uno stile di vita improntato alla ricerca del “Vero” ed al servizio disinteressato agli altri. Inoltre, e’ nostro preciso compito contribuire alla costruzione della pace nel mondo attraverso l’ impegno per l’educazione, la filantropia e il servizio pubblico. Le logge massoniche, quindi, possono e devono, sempre di più, diventare centri di riflessione, dialogo e azione sociale, promuovendo progetti e iniziative che favoriscano il benessere e lo sviluppo delle comunità locali e globali.

La pace non è solamente l’assenza di conflitto armato, ma è anche il frutto di una trasformazione interiore che porta alla comprensione profonda dell’unità e dell’interconnessione di tutte le forme di vita. In un contesto esoterico e spirituale, il diritto alla pace nel mondo assume una profonda dimensione cosmica e interiore. Essenzialmente, la pace esterna riflette lo stato di armonia e equilibrio interiore delle singole anime e della collettività umana. In questa prospettiva, il diritto alla pace diventa un’imperativo spirituale, un richiamo alla realizzazione della nostra natura più elevata e alla manifestazione della compassione universale.

Anche il cammino iniziatico verso la pace comincia dentro di noi, con la ricerca della serenità interiore e della consapevolezza. È un viaggio di auto-esplorazione e di trasformazione personale, in cui ci liberiamo da quelle catene – nostri principali nemici – rappresentate dell’Egoismo, dell’Ignoranza e della Paura. Nella prospettiva spirituale, il diritto alla pace diventa quindi un “dovere sacro”, un impegno individuale e collettivo per l’evoluzione dell’umanità verso una consapevolezza superiore. È un richiamo alla cooperazione, alla tolleranza e alla comprensione reciproca tra tutte le culture, le religioni e le nazioni.

Avviandoci alle conclusioni, inoltre, la visione esoterica della pace comprende l’importanza del rispetto per la Madre Terra e per tutte le sue creature. Se vogliamo il Massone non ha solo il Tempio dell’anima spirituale, ma ha anche altri due Templi: Quello rappresentato dal proprio corpo materiale, e quello rappresentato da Gaia il pianeta sul quale vive. La pace ambientale è parte integrante della pace globale, poiché la nostra interconnessione con la natura richiede un atteggiamento di cura e di responsabilità verso la Terra e tutte le sue forme di vita.

Tuttavia, il compito di costruire la pace nel mondo rimane una sfida collettiva che richiede l’impegno di tutti gli individui e delle istituzioni a favore della pace e della giustizia.

Per concludere, il diritto alla pace nel mondo, visto da una prospettiva esoterica e spirituale, è più di una semplice condizione sociale o politica; è un principio universale che riflette la nostra interconnessione con l’intero Cosmo e ci invita a risvegliare il nostro potenziale divino per migliorare il mondo e, con uno sforzo di massima sintesi, principalmente mediante l’uso di due strumenti valoriali libero-muratori: Saggezza e Amore. Per il bene dell’Umanità ed a Gloria del Grande Architetto dell’Universo.

Ho detto

 

Il Potentissimo Grande Oratore

Fr:. M. Giglio 3:. 33°

 

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